Da grande appassionato di chansonniers, ho sempre amato e ascoltato attentamente le canzoni del grande Jaques Brel. Un suo brano in particolare, “Le plat pays” ha segnato a lungo le mie interpretazioni pianistiche e fissato nella mia mente un’immagine astratta del Belgio, il paese piatto in cui il cantautore è nato e vissuto durante l’infanzia a cui è dedicata la canzone. Per tutto il 2013 e parte del 2014 il Belgio e una sua regione in particolare, la Vallonia, sono diventati i miei “plat pays”. A portarmi fin là la storia di Primo Leonardelli, l’unico trentino morto l’8 agosto 1956 nella tremenda esplosione nella miniera di Marcinelle. Insieme a lui morirono altre 261 persone impegnate come minatori nelle taglie di carbone, mille metri sottoterra. La maggior parte di loro erano italiani (avec de l’Italie qui descendrait l’Escaut, canta Brel in omaggio alla gente d’Italia). Con il collega e amico Guido Laino siamo andati a ricostruire il viaggio e le tappe della vita lavorativa di Primo tra Viarago e Charleroi, tra pianure e terrils, proponendo nel documentario una riflessione sul senso della memoria e della sua conservazione, tra figure simbolo di minatore e siti minerari di ieri e di oggi.
Tommaso Pasquini e Guido Laino
con “Il Funambolo”
Putis Noir
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